Emscher Park

8 gennaio 2014

La storia

Emscher park è una vasta area della Ruhr in corso di radicale trasformazione con l’obiettivo principale di realizzare un parco naturalistico. Buona parte delle opere previste sono già realizzate. Il coordinamento progettuale è stato svolto dal 1991 al 1999 da IBA Emscher Park, società di consulenza creata con lo scopo di realizzare una progettazione partecipata con i numerosi gruppi sociali e imprenditoriali presenti nell’area.

La precedente omogeneità industriale dell’area ha consentito di superare eventuali discordanze tra le varie comunità. L’immagine industriale è stata rovesciata in immagine paesaggistica: il paesaggio, la trasformazione della sua immagine, ha agito sui desideri dell’intera popolazione dell’Emscher facendo crescere la volontà delle diverse comunità locali di inserirsi nel processo di riqualificazione.

Il Parco Paesaggistico dell’Emscher ricopre un’area di circa 320 Kmq, che rappresenta più di un terzo della superficie complessiva della regione della Ruhr (800 Kmq).

Dalla metà del 1800 il distretto Ruhr divenne una delle più importanti aree produttive d’Europa, specializzata nell’attività estrattiva e siderurgica. Nel giro di poco più di un secolo gli abitanti passarono da circa 300 mila nel 1820, a 5,7 milioni nel 1965; le miniere esistenti arrivarono ad estrarre circa 124 milioni di tonnellate di carbone l’anno.

Tra il 1960 e il 1980 l’area ha subito un rovinoso declino industriale lasciando dietro di sé una profonda crisi sociale, con un elevatissimo tasso di disoccupazione, un grave inquinamento della terra e delle falde acquifere, edifici industriali dismessi.

 

Cosituzione di IBA Emscher Park

Il Land, il governo regionale del Nordrhein-Westfalen, ha istituito IBA Emscher Park per affrontare il complesso tema della riqualificazione dell’area.

IBA (Mostra Internazionale di costruzioni e architettura) si è profondamente innovata nella sua natura giuridica e organizzativa per poter affrontare un compito tanto complesso

L’IBA Emscher Park è una società a responsabilità limitata, sottoposta all’autorità di un collegio sindacale, composta di un consiglio di amministrazione (rappresentanti della politica, dell’economia, dei sindacati e delle associazioni ambientaliste) e da un comitato di coordinamento (ministro dell’urbanistica e dei trasporti, rappresentanti della regione, dei comuni principali, degli ordini professionali e da singoli professionisti. Il personale è composto da trenta dipendenti guidati da un direttore esecutivo e da sei direttori scientifici specializzati per ogni area d’intervento. La sede della società fu collocata nell’area.

L’aspetto rilevante che ne fa una “buona pratica” è che L’IBA non ha avuto potere giuridico-legale nè ha distribuito finanziamenti, né si è costituita come autorità per la pianificazione. Si è configurata come un’agenzia di consulenza, ha svolto il ruolo di programmatore concertativo e partecipativo mettendo allo stesso tavolo gruppi sociali, gruppi ambientalisti, progettisti, imprenditori.

L’avvio del programma di lavoro, fu varato dal governo del “Land”, invitando le diverse parti sociali a presentare progetti, idee ed opinioni riguardanti l’area. Essi provenivano dalle diverse città della regione, da studi associati di ingegneria, architettura, gruppi di studenti, associazioni ambientaliste e da gruppi di cittadini interessati all’argomento. Di 350 progetti presentati oltre 70 sono stati inseriti nel programma, evidenziando il ruolo di consulenza concertativa dell’IBA.

 

Il programma di riqualificazione

Il programma è stato suddiviso in sette linee d’intervento (o progetti guida).

1: il parco paesaggistico dell’Emscher

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Creazione di un sistema di parchi di varie tipologie (parchi popolari, parchi ricreativi, parchi culturali , riserve naturali, parchi naturalistici, parchi paesaggistici,) collegato da un sistema ciclopedonale ad altre aree con attrezzature per lo sport ed il tempo libero

2. il riassetto del sistema idrogeologico dell’Emscher

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L’Emscher ed i corsi d’acqua, che in esso confluiscono, che costituiscono la struttura portante naturale della regione ,si erano trasformati in un vero e proprio sistema fognario a cielo aperto. Il programma prevede depurazione,decontaminazione,separazione di acque di scarico da acque piovane Un’attenzione particolare è stata rivolta alla sistemazione naturalistica delle sponde per innescare processi di fitodepurazione.

3: il recupero del canale Rhein-Hern

La funzione essenziale di questo canale è quella di rifornire alcuni grandi serbatoi idrici, collocati nei territori più settentrionali della zona della Ruhr, poveri di riserve d’acqua. Il canale, un tempo utilizzato in modo massiccio per il trasporto via fiume di merci è stato riprogettato nelle destinazioni d’uso e trasformato in un luogo per la ricreazione, il tempo libero e lo sport.

4: monumenti industriali come testimonianze storiche

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E’ stato realizzato un censimento quantitativo e qualitativo dei complessi industriali, al fine di inserirli in un programma di restauro conservativo e di nuove destinazioni d’uso. Abbattere i grandi complessi industriali avrebbe comportato un consistente onere finanziari ed una perdita di identità culturale del paesaggio. Altiforni, sale macchine, depositi per lo stoccaggio dei minerali grezzi sono stati censiti ed avviati ad un recupero parziale o totale. La loro intrinseca monumentalità è stata valorizzata dai progetti che hanno creato moderne cattedrali post-industriali, adatte ad ospitare eventi culturali ed artistici oltre che nuove attività economiche e produttive.

5: lavorare nel parco

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Attraverso concorsi nazionali ed internazionali, workshop di progettazione e concorsi d’idee, sono stati redatti numerosi progetti riguardanti la costruzione ex-novo o il recupero di edifici dismessi per insediarvi “Parchi Commerciali” e “Parchi Tecnologici” che dovranno funzionare anche come traino per una futura spontanea riattivazione delle attività industriali, artigianali, commerciali.

6: edilizia residenziale

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Riguarda sia il recupero degli antichi complessi di abitazioni popolari, sia la realizzazione ex-novo di quartieri residenziali. I nuovi insediamenti comprendono alcuni ottimi esempi di bioarchitettura e di progettazione partecipata con gli abitanti.

7: nuove proposte per attività sociali e culturali

Il recupero dei complessi industriali, ha prodotto una disponibilità di locali adatti ad ospitare teatri, spazi espositivi, centri sportivi, sale concerto, attrezzature per varie attività culturali e sociali.

La prosecuzione dei lavori è ora coordinata dal KVR(Associazione intercomunale d della Ruhr). L’investimento complessivo è stato di 2 miliardi di euro.

 

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