Monumento agli ebrei d’Europa uccisi

23 marzo 2014

Il Denkmal fur die ermordeten juden europas ( Monumento agli ebrei d’Europa uccisi ) è il monumento con cui la città di Berlino ricorda l’Olocausto. Una serie di colonne di varie altezze copre una superficie ondulata di circa 19.000 mq. L’opera è dell’architetto newyorkese Peter Eisenman ed è stat inaugurata nel 2005 in occasione del sessantesimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale. Aperto e accessibile giorno e notte
Un monumento aperto e accessibile giorno e notte

“La costruzione iniziò nell’aprile 2003. Quando furono installate le prime stele, a ottobre, si scoprì che la protezione contro i graffiti era fornita dalla società Degussa, la cui filiale, Degesch (Deutsche Gesellschaft für Schädlingsbekämpfung, società tedesca per la disinfestazione), era il distributore durante la dittatura nazista del Zyklon B, il gas tossico utilizzato per sterminare milioni di esseri umani, soprattutto ebrei d’Europa. I lavori furono interrotti. Dopo quattro settimane di discussioni pubbliche su come porsi verso questo aspetto del passato tedesco, la commissione guidata dall’allora presidente del Bundestag Wolfgang Thierse decise a metà novembre 2003 di proseguire la costruzione con i prodotti Degussa. Il 12 maggio 2005 il “Denkmal für die ermordeten Juden Europas” (campo di stele e centro di informazione) venne inaugurato al pubblico. Da allora non c’è stato quasi nessun tentativo di imbrattamento.
Appena prima dell’inaugurazione si accese un nuovo dibattito su quanto fosse concesso fare ai visitatori all’interno del campo di stele. Il rapporto dei visitatori con questo monumento, infatti, è anche un riflesso della società e può quindi capitare di vedere bambini che giocano a rincorrersi o ragazzi che saltano da una stele all’altra. Allo stesso tempo, però, c’è una moltitudine di persone che depone fiori, corone, candele o, come accade nei cimiteri ebraici, piccoli sassi. Tutto questo fa parte dell’audace progetto di costruire nel cuore della capitale tedesca una scultura di 19.000 metri quadrati accessibile liberamente giorno e notte. Ma il bilancio dimostra che la maggior parte delle persone sa come comportarsi anche senza misure di sicurezza o cartelli di divieto.(da Goethe Institute)”

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