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Libera

8:11 in agisci locale, beni comuni, Raccolta dati by G. Benigni

Orientato alla costruzione di alternative sociali concrete attraverso un percorso intrapreso nella consapevolezza che la risposta alle mafie non può essere demandata esclusivamente a magistratura, forze dell’ordine e istituzioni ritenute “competenti”, ma che per essere effettiva debba passare attraverso una reale presa di coscienza e di responsabilità da parte di tutti i cittadini, nella vita e negli atteggiamenti quotidiani. Un vero e proprio cambiamento culturale, in sostanza, coltivato e sostenuto attraverso una continuità di iniziative in diversi ambiti. Memoria innanzitutto, per ricordare il sacrificio delle oltre 900 vittime innocenti delle mafie e per essere vicini ai loro familiari nell’elaborazione di un lutto difficile da sostenere. Ogni anno, il 21 marzo Libera promuove la Giornata della Memoria e dell’Impegno, per richiamare i cittadini, nel giorno simbolo della vita che rinasce, al dovere del ricordo. L’ultima edizione ha portato a Napoli circa 150.000 persone. L’educazione alla legalità democratica, destinata al mondo della scuola e alle comunità, l’impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia nazionali e internazionali, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni pensati per la creazione di un retroterra sociale che non sia funzionale al pensare e all’agire mafioso. Questo peculiare modello di contrasto è inoltre strettamente collegato al mondo dell’informazione. In questo senso nel 2007 nasce la Fondazione Libera Informazione, con l’obiettivo di mettere in rete il vasto arcipelago delle realtà che si battono contro le mafie e i media nazionali. Da una parte Libera Informazione si prefigge di raccogliere e diffondere notizie, spunti, lavori e progetti, dall’altra di esercitare opera di pressione sui mezzi di informazione italiani, per dare spazio a quelle notizie (non solo in negativo) che spesso faticano a trovare spazio nei palinsesti di radio e tv e sulle colonne dei giornali. L’azione della Fondazione si sviluppa in iniziative territoriali rivolte agli operatori dell’informazione al fine di creare gruppi di lavoro focalizzati sulla questione della lotta alle mafie: seminari per giornalisti, convegni pubblici, incontri nelle scuole e corsi di formazione per insegnanti, e la diffusione delle conoscenze e delle informazioni in tema di mafie tramite l’utilizzo del portale www.liberainformazione.org . Altro settore indubbiamente importante per Libera è quello dei beni confiscati. La prima iniziativa dell’associazione è stata infatti una campagna popolare, sostenuta da una petizione che ha raccolto oltre un milione di firme, per proporre al Parlamento italiano una normativa sul riutilizzo sociale dei beni immobili sottratti alle organizzazioni criminali. Una mobilitazione culminata con l’approvazione della legge 109/96, che rappresenta tutt’oggi uno strumento chiave per la restituzione di questi patrimoni alla collettività. Read the rest of this entry →