Stop al consumo di territorio

E’ un movimento di cittadini, associazioni e amministratori locali che lanciano l’allarme sul consumo di suolo registrato in Italia negli ultimi decenni e si organizzano per frenare questa tendenza favorita anche dalla riduzione progressiva delle finanze locali dovuta soprattutto a leggi che hanno costretto i Comuni ad individuare negli oneri di urbanizzazione la principale fonte di entrata anche per le spese correnti.

Il movimento nasce nel gennaio 2009 attorno all’esperienza del comune di Cassinetta di Lugagnano noto per aver approvato un Piano Regolatore/Territoriale a “crescita zero”. TERRA, BENE COMUNE DA PRESERVARE

Dal manifesto nazionale: L’Italia è un paese meraviglioso. Ricco di storia, arte, cultura, gusto, paesaggio. Ma ha una malattia molto grave: il consumo di territorio. Un cancro che avanza ogni giorno, al ritmo di quasi 250 mila ettari all’anno. Dal 1950 ad oggi, un’area grande quanto tutto il nord Italia è stata Seppellita sotto il cemento. La natura, la terra, l’acqua non sono risorse infinite. Il paese è al dissesto idrogeologico, il patrimonio paesaggistico e artistico rischia di essere irreversibilmente compromesso, l’agricoltura scivola verso un impoverimento senza ritorno, le identità culturali e le peculiarità di ciascun territorio e di ogni città, sembrano destinate a confluire in un unico, uniforme e grigio contenitore indistinto. La Terra d’Italia che ci accingiamo a consegnare alle prossime generazioni è malata. Curiamola! STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO!

I primi promotori:

Altritasti , Gruppo P.E.A.C.E. Pace, Economie Alternative, Consumi Etici

• Movimento per la Decrescita Felice

• AltrItalialtroMondo, il blog del sindaco di Cassinetta di Lugagnano

domenicofiniguerra.it

• Eddyburg, Urbanistica, politica, società

Associazione dei Comuni virtuosi

Collegamenti esterni

stopalconsumoditerritorio.it

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