Parco del Forte Prenestino

8 gennaio 2014

Il forte Prenestino si trova nel VII° Municipio nel quartiere Centocelle, e si estende su 13,4 ettari. Destinato nel Prg del 1962 a zona N (verde pubblico) nell’ultimo piano regolatore viene riconfermato a “verde pubblico e servizi pubblici di livello locale”.E’ in concessione al comune di Roma.

Dal 1986 il forte è occupato dal centro sociale Forte Prenestino che attraverso la sua azione lo ha di fatto reso l’unico dei forti che oggi sia stato rifunzionalizzato e reso fruibile alla cittadinanza.

 

Sul degrado

Contributo del CSOA Forte Prenestino

Il parco del Forte Prenestino balza agli onori delle cronache più o meno una volta all’anno, grazie alle rocambolesche azioni che polizia, carabinieri, corpi speciali, vigili del fuoco, etc, etc improvvisano nel fossato.

Le addestratissime truppe infatti sfidano grovigli di vegetazione e impervi sentieri alla ricerca (spesso vana ) di spacciatori che nel fossato lavorano e, a volte, vivono. Effetti speciali a parte, tutto questo è reale. Se di giorno nel parco la vita scorre normale come in tutti i parchi, tra mamme e bambini e cani e padroni, al calar della sera il parco si trasfomra in un bazar delle dorghe e alle mamme e i bambini si sostituisce l’andirivieni dei compratori. L’atmosfera notturna nel parco non è comprensibilmente, piacevole.Non piace a noi, occupanti del centro Sociale Occupato Forte Prenestino, non piace alla gente del quartiere.

Ma cos’è che trasforma il parco in un supermercato notturno accessibile solo a spaccitori e polizia? Innanzitutto il proibizionismo che si sa, oltre a riempire le galere di ragazzi e di migranti, rende ricche e potenti le narcomafie e innesca la microcriminalità. Poi , più nel pratico, il fatto che di notte il parco è illuminato poco e male (anche se gli ultimi lavori risalgono solo a 3-4 anni fa) ed il fossato completamente buio, oltre ad essersi trasformato in una discarica:

Come del resto, lo era anche il Forte 22 anni fa, prima dell’occupazione. i più grandi di voi ricorderannola vicenda di Marco Dominici, bambino di centocelle, che nel ’70 fu ritrovato morto all’interno del Forte, allora ancora abbandonato e pieno di immondizia.

Nonostante tante parole il Municipio non è capace di procedere nè con l’illuminazione nè con la bonifica. Dopo la storia di “Baffo” abbondantemente raccontata da tutti i media, siamo tornati l’ennesima volta al municipio. per l’ennesima volta abbiamo chiesto che il parco sia adeguatamente illuminato (visto che lo è solo l’area vicina al centro sociale….a spese del centro sociale). per l’ennesima volta abbiamo chiesto la bonifica del fossato.

Per l’ennesima volta ci hanno risposto di no. Per l’ennesima volta ci hanno detto che non ci sono soldi, nella Roma e nell’Italia in cui ci vogliono convincere che il vero problema è la sicurezza e non la mancanza di diritti. Ci piacerebbe discutere con voi, abitanti del quartiere, di tutto questo. Parlare collettivamente di come vorremmo che questo spazio diventasse, quali attività svolgerci, di quali attrezzature dotarlo. Magari, la prossima volta ci andiamo in tanti al Municipio e poi ci torniamo di nuovo ed ancora ed ancora. Magari, otteniamo qualcosa.

CSOA Forte prenestino – e-mail forte@ecn.org

www.forteprenestino.net

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