Illuminazione pubblica
“L’illuminazione pubblica è rappresentata dall’insieme di oggetti (lampioni, lampade, ecc.) atti a illuminare gli spazi pubblici.I costi di tali impianti sono a carico dell’ente (ad esempio il Comune) che ne è titolare.” da Wikipedia. l’enciclopedia libera
[Nella Regione Lombardia ….] “L’illuminazione pubblica ha una funzione indispensabile nella vita sociale e rappresenta per la pubblica amministrazione un investimento dovuto, senza un ritorno economico diretto. Risulta pertanto necessario ottimizzare gli investimenti e la gestione per far si che i relativi costi incidano il meno possibile sui bilanci pubblici, pur garantendo un servizio efficiente. La Legge Regionale del 27 marzo 2000 n.17 evidenzia la necessità di una razionalizzazione del settore dell’illuminazione ed ha per finalità la salvaguardia della volta celeste e la riduzione sul territorio regionale dell’inquinamento luminoso e dei consumi energetici da esso derivanti. La legge, inoltre, impone ai Comuni di dotarsi entro tre anni dalla sua entrata in vigore, di Piani Regolatori Comunali di illuminazione per disciplinare le nuove installazioni e di adeguare gli impianti esistenti ai requisiti prescritti dalla legge stessa. Di seguito sono riportate analisi e considerazioni tratte dalle “Linee guida per il risparmio energetico, riduzione dell’inquinamento luminoso e l’affidamento a terzi del servizio” redatte da Utilità S.p.A. sotto contratto con la Regione Lombardia; tale studio ha avuto lo scopo di quantificare la consistenza dei consumi attribuibili al settore della pubblica illuminazione al fine di ottenere un valore tecnico ed economico della bolletta energetica e verificare le potenzialità dei risparmi ottenibili. Gli attuali orientamenti nella progettazione ed esecuzione degli impianti di illuminazione sono volti al contenimento dei consumi energetici, all’ottimizzazione dei costi di gestione, con massima affidabilità degli impianti, ed alla limitazione della luce dispersa verso il cielo.”
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